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LA PIATTAFORMA GePI E IL PATTO DI INCLUSIONE SOCIALE
22 Marzo 2024 Famiglie

LA PIATTAFORMA GePI E IL PATTO DI INCLUSIONE SOCIALE

La Piattaforma per la Gestione dei Patti di Inclusione sociale è lo strumento ideato per l'attuazione delle attività delle Pubbliche Amministrazioni Locali per i richiedenti le misure di inclusione sociale e lavorativa "Assegno di Inclusione - ADI" e "Supporto per la Formazione e il Lavoro - SFL" previsti dal Decreto-Legge 04.05.2023 n. 48 (c.d. "Decreto Lavoro") convertito, con modificazioni, in Legge 03.07.2023 n. 85.
La Piattaforma costituisce parte integrante del nuovo "Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa - SIISL".
Attraverso questo strumento, le Amministrazioni Pubbliche locali, quali responsabili dei controlli anagrafici, previsti dal Decreto Lavoro, assolvono ai loro obblighi, sia in relazione alle richieste di approfondimento da parte di INPS, sia all'incrocio delle informazioni dichiarate ai fini ISEE con quelle registrate presso i Servizi Demografici.
La Piattaforma traduce in formato elettronico gli strumenti per la valutazione e progettazione personalizzata approvati in sede di Conferenza Unificata per la definizione dei Patti per l'inclusione sociale.
La Piattaforma, è disponibile sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed è stata studiata per semplificare il lavoro dei servizi sociali per l'accompagnamento dei richiedenti l'ADI che vengono da loro convocati, per semplificare le procedure e rendere più snelli i controlli e lo scambio di informazioni consentendo anche alle Amministrazioni Pubbliche locali un immediato accesso ai dati rilevanti.
La Piattaforma permette la gestione dei "Progetti di Utilità Sociale - PUC", limitatamente ai beneficiari di ADI e SFL che hanno sottoscritto il Patto di Servizio o il Patto per l'Inclusione Sociale, nonché per i soggetti che, pur non essendone obbligati, decidano autonomamente di partecipare a dei progetti.
La Piattaforma GePI consente anche l'alimentazione del Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali - SIUSS, necessario a migliorare la capacità di programmazione degli interventi dei servizi sociali.

[Fonte: Portale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali]

Per qualunque Vostra richiesta di informazioni o di chiarimenti, mi potete contattare tramite Whatsapp, Messenger, oppure inviare un e-mail all'indirizzo: caf@studioscf.it

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LA
25 Marzo 2024 Famiglie

LA "CARTA DI INCLUSIONE"

La c.d. "Carta di Inclusione" è lo strumento di pagamento elettronico ricaricabile, erogato da Poste Italiane, su cui dal 1° gennaio 2024 verranno accreditati gli importi relativi ad ADI e SFL.
Il suo funzionamento ed utilizzo sono regolamentati dal combinato del "Decreto Lavoro" e del Decreto Interministeriale 27.12.2023.
La "Carta di Inclusione" è erogata a tutti i cittadini beneficiari delle misure di inclusione sociale e lavorativa.
La "Carta di Inclusione" è disponibile per i richiedenti, presso l'Ufficio Postale competente, entro sette giorni dalla sottoscrizione del PAD nucleo.
La "Carta di Inclusione" DEVE ESSERE UTILIZZATA solo per il pagamento della spesa alimentare presso negozi convenzionati, per spese sanitarie e bollette di luce e gas, quindi:
- Fare acquisti, SOLO SU CANALE FISICO, entro i limiti di disponibilità, presso negozi alimentari, farmacie e parafarmacie per beni non voluttuari;
- Prelevare contanti fino ad un massimo di 100 euro mensili moltiplicati per la scala di equivalenza del nucleo familiare;
- Fare un bonifico da un Ufficio postale, in favore del locatore, per il pagamento dell'affitto IN UNICA SOLUZIONE. La Carta può essere utilizzata anche per un bonifico per il pagamento della rata del mutuo ALL'INTERMEDIARIO CHE LO HA CONCESSO.
La "Carta di Inclusione" NON PUO' ESSERE UTILIZZATA per gli acquisti che sono specificatamente indicati nel Decreto 27.12.2023.
NON E' in ogni caso consentito, attraverso la "Carta di Inclusione":
- Effettuare acquisti online o all'estero, nonché acquisti attraverso servizi di direct marketing;
- Fare prelievi mensili di importo superiore a quello sopra indicato;
- Effettuare più di un bonifico al mese per canone di locazione e mutuo;
- Ricevere denaro da canali NON ESPRESSAMENTE INDICATI NEL DECRETO.

[Fonte: Dal web]

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